ROMA, 15 SET – Dalla bufala in bronzo di Davide Rivalta, quasi incastonata tra uccelliere e giardini della Galleria Borghese, al doppio Igloo di Mario Merz, con il cervo che esibisce la sequenza di Fibonacci (sistema che regola crescita ed evoluzione degli elementi naturali). E poi le dieci bandiere di Mimmo Paladino o l’Etherea di Edoardo Tresoldi, scultura trasparente e “abitabile”, alta 11 metri, ispirata alle architetture barocche e neoclassiche, che dopo aver girato il mondo debutta a Roma. L’arte contemporanea conquista i giardini di Villa Borghese, cuore verde e parco storico della capitale, con Back to Nature, percorso espositivo inedito a cura di Costantino D’Orazio, che fino al 13 dicembre dissemina nuova arte tra viali, siepi e spazi culturali. Prevista inizialmente in primavera, ma rimandata per l’emergenza Covid, Back to Nature coinvolge l’area del Parco dei Daini e Piazza di Siena, oltre al Museo Carlo Bilotti, la Casa del cinema e il Museo Pietro Canonica. Proprio qui sventolano le bandiere di Mimmo Paladino, con quei dettagli, racconta D’Orazio, “ripresi dalle sculture classiche che decoravano la Villa e che oggi sono all’interno del museo”. Seguendo le indicazioni in terra, ma anche solo passeggiando, ecco che si incontrano anche le Drops di Andreco, ispirate alle sementi qui coltivate; la Red Map di Grazia Toderi, video installazione notturna a cura di Alessandra Mammì; le Yarn bombing, sculture a maglia dell’Accademia Aracne che colorano i tronchi degli alberi; le ali giganti del Wing Project a cura di Andrea Mauti; e, alla Casa del Cinema fino a venerdì (poi al Canonica), Vitriol di Nico Vascellari, opera video di forte impatto emozionale, in un volo “cieco” sulla Foresta del Cansiglio in Veneto. Tappa al Bilotti per Radici, prima personale in Italia di Benedetto Pietromarchi, curata da Paolo Falcone. (ANSA).
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